Cucina Veneta
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La crema fritta

  • Porzioni: 6
  • Tempo: 3 ore circa
  • Difficoltà: media
  • Ingredienti
  • Latte, 1/2 litro
  • Tuorli, 3
  • Zucchero, 100 g
  • Maizena, 40 g
  • Farina 00, 40 g
  • Buccia grattugiata di 1/2 limone non trattato
  • Cannella

Per impanare e friggere
  • Uova, 2
  • Pangrattato, 100 g circa
  • Olio per frittura
Per servire
  • zucchero a velo o semolato
Da bambina ho chiesto innumerevoli volte a mia mamma e a mia nonna di prepararmi la crema fritta, ma non mi hanno accontentata nemmeno una volta.

Ero rimasta affascinata da questo dolce probabilmente dopo averlo letto in uno dei libri di cucina molto vintage che mia mamma conservava nella libreria del salotto, con quei piatti fotografati così da vicino, pieni di decorazioni anni 80 e di aspic in gelatina, con i dorsi plastificati e le scritte leziose, ma così veri e poco patinati.
Pregustavo questi deliziosi bocconi croccanti fuori e morbidi dentro, che peraltro fanno parte della cultura e della storia veneta… Immaginavo non fosse così diversa la preparazione da quella della polenta fritta che invece era così normale trovare in tavola nei giorni di festa.
Il motivo del “no” insomma non l’ho mai capito: secondo me pensavano fosse troppo laborioso o forse non lo vedevano come un dolce “normale”, dove per normale intendo una crostata di frutta o una torta di mele.
E sì che a casa mia non siamo mai stati eccessivamente salutisti e non abbiamo mai demonizzato un fritto fatto bene e con la corretta frequenza: io e mia sorella siamo state mangiatrici di merendine, di sofficini e di pizzette cotte nel tostapane, con quell’odore di plastica bruciata ogni volta che del formaggio colava sul fondo rovente.

Memore dei rifiuti ricevuti, ho deciso di prepararmela da sola la crema fritta: confortante e rilassante aspettare che la crema addensi sul fuoco, sobbollendo piano piano, raschiando il fondo con la punta del mestolo di legno per evitare che attacchi e attendere che sia sufficientemente densa da velare con convinzione il dorso di un cucchiaio.
Poi un bel po’ di riposo, che mette alla prova la pazienza e la gola, mentre la crema raddensa al fresco e si prepara alla panatura e al tuffo nell’olio bollente.

Io rimango tutt’oggi una gran golosa e non disdegno una frittura fatta bene, in olio buono, alla temperatura giusta: però per concedermi il fritto qualche volta di più devo ricorrere a delle alternative più sane e più leggere.
Mi viene in aiuto Philips AirFryer, una innovativa friggitrice ad aria che col suo sistema Rapid Air frigge perfettamente con una minima dose di olio o di grasso. Con Airfryer si può anche dimenticare la padella: si sporca molto meno, la temperatura è perfetta e controllata e quindi il cibo viene cotto in maniera uniforme, l’aria circola dando modo agli alimenti di dorarsi e di creare quella crosticina esterna golosa.

Non dimentichiamo che è anche una soluzione più sicura, soprattutto se in casa ci sono bambini e un contenitore pieno di olio bollente come la friggitrice non è proprio la vostra prima scelta, ed è pure più economica come metodo di cottura perché invece di 3 litri in media usati serve solo… un cucchiaino di olio per ogni frittura. Nel caso della crema fritta poi la trovo perfetta, per evitare di sbagliare la temperatura dell’olio e di ritrovarmi con un dessert unto: credo non ci sia niente di peggio di un fritto oleoso, soprattutto dolce. Il risultato finale è un bocconcino croccante fuori e deliziosamente morbido dentro, uguale a quello che otterresti con la frittura in padella ma senza briciole bruciacchiate.
Ti accorgerai anche che Philips AirFryer è un elettrodomestico completo, efficace anche per cuocere al forno, arrostire e grigliare, per cui lo sfrutterai per un sacco di altre preparazioni.

Io vado a preparare la crema fritta e metto pure sul fuoco il bollitore per preparare anche un buon the verde per accompagnarla.
E telefono a mia mamma e a mia nonna, per dire loro che gliene offro un paio di rombi deliziosi, bollenti e croccanti come devono essere.

Poni un pentolino sul fuoco e scalda il latte.

Nel frattempo, in un altro pentolino, mescola con una frusta i tuorli, lo zucchero, la maizena, la farina, la buccia di limone e un bel pizzicotto di cannella.
Accendi il fuoco e continuando a mescolare versa il latte a filo.
Non fermarti mai dal mescolare, altrimenti quello è il momento in cui si formeranno i grumi o la crema si attaccherà.

Una volta raddensata molto bene, versare la crema in una pirofila meglio se di vetro e lasciar raffreddare a temperatura ambiente per almeno due/tre ore, 

Quando la crema è fredda, scalda l'olio in padella poi taglia la crema a quadrotti (la tradizione vorrebbe a rombi, ma fai come preferisci!):
passala nelle due uova sbattute leggermente, impanala da ogni lato con il pan grattato e friggi velocemente portandola a doratura.

Servi calda spolverizzata di zucchero a velo o rotolata nello zucchero semolato.