Al mattino passo la quasi totalità dei 45minuti del tragitto verso il lavoro al telefono con mia mamma, ci aggiorniamo e parliamo del più e del meno: stamattina mi ha informata sul fatto che deve andare a fare la spesa “grossa” per la prossima settimana in quanto ospiteremo per il weekend i miei zii e cugini che vengono a trovarci da Torino ma che non andrà il giorno dell’offerta col 10% di sconto su tutta la spesa, perché sarà affollatissimo, come ogni volta, con scene epiche di carrelli gonfi, gente che vaga tra i reparti in maniera risoluta in cerca del prodotto di cui far scorta, code infinite alla cassa. Amerei fare la spesa al mercato, vagare tra i banchi e poter scegliere la merce in esposizione: io non riesco. Timbro il cartellino per 8 ore di lavoro al giorno, in orario convenzionale, non troverei mai un mercato serale… anche se sarebbe una bella cosa no?
Quello che mi fa riflettere, comunque, è ciò per cui la gente si litiga quel 10% di sconto: surgelati, preparati, salumi confezionati, gastronomia. E ancora tanti cordon bleu, sofficini, risotti pronti in busta e minestre liofilizzate. Mettere in tavola ogni sera qualcosa di appetibile può essere un sfida, anche a volte dal punto di vista economico ma credevo avessimo un po’ scollinato il cibo semi pronto, prefritto, predigerito, che negli ultimi anni la coscienza alimentare è davvero cambiata moltissimo e in meglio.
Ma in effetti gli alimenti freschi, per essere stivati, richiedono lavoro: se acquisti una cassa di fagioli, ci devi lavorare per poi surgelarli, se acquisti una bella quantità di fragole, le devi trasformare in marmellata. E il tempo a molti manca e non tutti amano passare il weekend in cucina come me. E allora mi sento ancora più fortunata ad avere un freezer vuoto, perché ho potuto scegliere il cibo fresco e perché ho trovato il tempo di cucinarlo.
Amante della cucina si, ma martire ai fornelli no… per cui ormai ho un trucco per cuocere la cena quando non ho tempo né voglia: metto tutto in forno. E questo pollo con patate, grande classicone, lo preparo sempre così. Minimo impegno, grande risultato però.
APPUNTI
Ti consiglio due libri oggi:
“Cinquanta sfumature di pollo. Una gustosa parodia sexy” di F.L. Fowler, una divertente parodia della più famosa saga sexy delle 50 sfumature. Le ricette del libro, tutte a base di pollo ovviamente, non sono però certo uno scherzo: bilanciate e innovative, sapori imprevedibili. Ne ho già provate alcune, mi sono anche molto piaciute.
- “Sheet pan suppers” di Molly Gilbert: per chi come me è affascinato dalle cene infornate, con quel mix di ingredienti che dopo la cottura si rileva un mix goloso, saziante e confortante, sempre per il principio della massima resa con poco.
Per prima cosa rivesti una placca con la carta forno.
Sbuccia le patate e poi tagliale a pezzi di medie dimensioni.
Lava i pomodorini e se riesci non staccarli dal loro rametto.
Sistema i pezzi di pollo sulla placca del forno, aggiungi tutto intorno le patate e nello spazio libero i pomodorini.
Condisci con l’olio, un po’ di sale e pepe: prima di infornare aggiungi salvia e rosmarino poi cuoci per circa 1 ora, poco più, a 180 gradi.
Verifica la cottura del pollo incidendo vicino all’osso, dove non dovranno esserci tracce rosse di sangue e la carne dovrà essere bianca e soda.