La buccia grattugiata di mezza arancia e mezzo limone
1 pizzicotto di sale
50 g di zucchero semolato
1 bustina di lievito per dolci
Olio di semi per frittura
Zucchero a velo
Io e mia sorella, oltre che coi miei genitori, abbiamo vissuto in casa coi nonni. Ecco che forse avrete la risposta sul motivo per cui io mi sia appassionata alla cucina veneta e alla sua storia :-)
E infatti i crostoli sono il dolce del Carnevale che preferiva preparare la mia nonna (non amava le fritoe) e ho testimonianze fotografiche che attestano che è stata la prima ricetta che ho cucinato con lei: anno domini 1985.
Mi raccomando: friggete, nell’olio vero, non con l’aria. Friggete in compagnia, circondatevi di persone che non hanno paura di far puzzare le tende: la tappezzeria si lava, il tempo passato con le persone a ridere, cucinare e mangiare è prezioso e non torna indietro mai. Friggete senza paura e senza rimorso, senza esitazione.
In una terrina versare la metà della farina, poi aggiungere in ordine tutti gli altri ingredienti mescolando con una forchetta. Ora cospargere poca alla volta di farina sulla spianatoia e lavorare l’impasto con le mani, inizialmente con una spatola se troppo molle, aggiungendone pian piano fino ad ottenere una consistenza lavorabile e non appiccicosa. Con la macchina per tirare la pasta, dividendo l’impasto in piccoli pezzi, tirare tante sfoglie dello spessore desiderato: più sono sottili e più sono friabili. Tagliare a losanghe con la rotella e friggere in olio ben caldo pochi secondi per lato. Scolare su carta assorbente e cospargere di zucchero a velo