Lasagne secche di mais – circa 400 g (secondo la dimensione della teglia)
Latte - due tazzine da caffè
L'inverno in Veneto ha quel colore della nebbia, delle gelate e delle giornate serene che ti fanno sentire il freddo attraverso le narici, quando semplicemente respiri l'aria umida. Per qualcuno potrebbe sembrare che vivere qui nella stagione fredda sia piuttosto noioso e difficile, ma per chi ci è nato non fa caso: guidare nella nebbia non mi spaventa, il grigio non mi rattrista e tollero meglio il freddo del caldo.
Le prime gelate sanno donare anche ortaggi che diversamente non potremo portare in tavola: il broccolo fiolaro di Creazzo, ad esempio, o il più conosciuto radicchio tardivo di Treviso. Il sapore amarognolo è tipico della cucina veneta, lo ritroviamo in tanti piatti e ne siamo fortemente abituati: proprio il radicchio tardivo, che è della famiglia della cicoria, è un degno rappresentante di questo gusto e in questo periodo è il principe dei risotti, oppure viene grigliato e condito con una generosa dose di olio di oliva, o viene marinato in saor come le sarde o semplicemente consumato crudo, in insalata. Attenzione che per essere l’autentico Radicchio Rosso di Treviso IGP deve però provenire dall’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia: deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento durante la quale i mazzi dopo la raccolta vengono posti in vasche riempite con acqua corrente di risorgiva. Dopo circa quindici giorni, cioè una volta ottenuti i nuovi germogli, si pulisce, lava e confeziona per la distribuzione.
Nei prossimi giorni riceverò la visita di un'amica che farà una gita a spasso per le province venete e si fermerà a Venezia in particolare. Ho pensato di invitarla a cena e di proporle una lasagna col radicchio tardivo e la salsiccia: questo abbinamento mi piace molto perché penso che il radicchio ben si abbini alla salinità e alla sensazione grassa della salsiccia, aiutando con la sua amarezza a compensarla. Vorrei farla sentire a casa il più possibile e un piatto confortante come una lasagna al forno, che qui però chiamiamo pasticcio, penso sia quello più adatto: preparo una besciamella morbida e burrosa, faccio stufare il radicchio con un pezzetto di porro per profumarlo e arricchirlo e poi unisco delle briciole di salsiccia fatta abbrustolire in padella e sgranata. Quando in tavola c'è questo pasticcio, non mangio altro perché esagero sempre con le porzioni e mi tolgo lo sfizio.
A proposito, alla mia amica ho passato un consiglio per soggiornare a Venezia che ora lascio anche a te: visto che personalmente non mi hanno mai deluso anche in altre zone d'Italia, se stai cercando una struttura comoda al centro e affidabile ti consiglio questi Hotel a Veneziadella catena Best Western. Centralissimi, curati, puliti e moderni, vista la difficoltà a scegliere tra le mille strutture di questa splendida città d'arte, credo che un consiglio pratico possa essere ben gradito: se hai bisogno di altre info clicca sul link o contattami senza esitazione.
Ora mi metto a cucinare, che non vorrei arrivasse la mia amica e non trovasse nulla di pronto.
Per il radicchio: taglia la parte finale legnosa e poi riduci a pezzetti. Affetta finemente il porro e uniscilo al radicchio, poi cuoci in una padella a fuoco medio con un giro di olio e un pò di sale e pepe, finchè non cambiano colore e sono ammorbiditi.
Per le salsicce: togli il budellino esterno, tagliale a pezzetti e cuocile in padella antiaderente senza aggiungere grassi. Una volta cotte scolale dall’eventuale liquido che si formerà e mettile da parte a freddare.
Per la besciamella: metti sul fuoco un pentolino con il latte a scaldare e un’altra pentola con il burro, la farina, un pizzico di sale e la noce moscata. Con un cucchiaio di legno mescola costantemente e con cura questi ultimi finchè diventano una crema (roux) e aggiungi gradatamente il latte caldo, mescolando sempre con una frusta per non formare grumi. Addenserà velocemente, poi toglila dal fuoco.
Componiamo ora le lasagne.
Ungi il fondo della teglia con dell’olio e poggiaci sopra uno strato di sfoglia cruda. Copri con un po' di besciamella, del radicchio, un po' di salsiccia e del parmigiano, distribuendoli per bene. Procedi cosi fino a esaurimento degli ingredienti. Versa in superficie le due tazzine di latte e inforna così per circa 1 ora a 180 gradi: pungilo con una forchetta per capire se le lasagne sono cotte e se colora troppo in fretta in superficie coprilo con un foglio di stagnola. Fai riposare qualche minuto quando lo togli dal forno prima di servire.
* La ricetta contiene glutine solo per la farina della besciamella. Puoi assolutamente sostituirla con maizena, riducendo però il peso in 80 g e seguendo questo procedimento:
sciogli in una casseruola il burro, sale e noce moscata
mescola il latte a temperatura ambiente con la maizena e fai sciogliere molto bene
versa il latte nel burro e poni a scaldare sul fuoco basso, finché SEMPRE MESCOLANDO non si addensa la besciamella
E' importante verificare che i singoli ingredienti rechino la scritta del “senza glutine” oppure il simbolo della spiga barrata. La pasta che ho usato io è la linea “le Veneziane” del Molino di Ferro.