Lo scorso novembre, presa da un anormale slancio natalizio, ho ben pensato che sarebbe stato bello organizzare qualcosa per avvicinarmi fisicamente alle persone con cui solo online scambio ogni giorno parole, idee di cucina, consigli e storie. Ho ragionato su quale fosse la migliore via, ho escluso un incontro perchè avrebbe limitato geograficamente la scelta e poi nel periodo prenatalizio tutti sono impegnati con tantissime cene, feste, occasioni: mi è così venuta l'idea di inviare dei biglietti di auguri a chi avesse voluto riceverli, personalizzati e scritti a mano. Onestamente non mi aspettavo un grande riscontro: il mio blog è piccolo e poco seguito, molto territoriale, e poi scambiarsi veri biglietti ormai è pure in disuso. Così ho lanciato la mia idea su Instagram e Facebook, 25 biglietti per 25 giorni dell'avvento: ho acquistato i biglietti bellissimi di Unicef e chi ne avesse voluto uno, bastava mi scrivesse l'indirizzo. Il risultato sono stati 22 biglietti spediti In Italia, 2 negli Stati Uniti e 1 in Australia.
Mi sono messa di buona lena a scriverli tutti a mano, decorandoli con i washi tape, e dedicando a ciascuno un pensiero personalizzato. Nel mandarmi l'indirizzo infatti ho potuto scambiare quattro chiacchere online anche con chi non conoscevo ed è stato davvero interessante e bello. In ciascun biglietto ho aggiunto anche un bonus, una ricetta veneta perchè i miei destinatari potessero sperimentarla per Natale: subito avevo pensato di differenziarle e di mandarne di diverse, poi non ho resistito al desiderio e alla speranza di pensare a 25 persone che, sparse in piu angoli del mondo, impastassero lo stesso biscotto.
E così ho scritto ad ognuno la ricetta dei Pandòli di Schio, un paese in provincia di Vicenza.
Dare del Pandòlo a qualcuno è dargli del tonto, dello stupidotto: questi biscotti infatti sono molto semplici sia negli ingredienti che nel sapore, ma hanno la caratteristica che, inzuppandoli nel latte, si ammorbidiscono così in fretta da ripiegarsi su se stessi, ingobbendosi timidamente. La ricetta tradizionale prevede lo strutto: è un ingrediente non usuale nei dolci, ma sa donare fragranza e un sapore tipico, mantenendoli fragranti e freschi anche se la loro durata non è particolarmente lunga per via del lievito di birra.
E come un regalo di Natale in ritardo, ora recapito la ricetta anche a te. Spero vorrai mettere le mani in pasta e affondarle in questa morbidissima preparazione: formarli sarà divertente, sono come dei grissini cicciotti e un po' stortarelli, per cui la perfezione non è decisamente richiesta.
Sciogli il lievito di birra nel latte, mescola bene, copri la ciotola con una pellicola e attendi che inizi ad agire, direi che una mezz'oretta può andare bene.
In un'altra ciotola unisci la farina, le uova, lo zucchero, lo strutto e un pizzicotto di sale: mescola bene, aggiungi il latte e compatta e forma i pandoli. Prendi piccole porzioni di impasto e allungale come per formare dei grissini cicciotti e un po' stortarelli.
Imburra bene una placca da forno e posizionali in ordine, poi cuoci per 30 minuti a 180 gradi: prima di infornare attendi che il fonro arrivi a temperatura così intanto i biscotti lievitano ancora un pochino.
Se vuoi aromatizzarli:
Questo biscotto nasce di gusto molto semplice ma credo che un po' di buccia di arancia e della vaniglia fresca siano perfetti per arricchirlo se ti piace. Diversamente, anche delle gocce di cioccolato all'interno starebbero bene, ma le vedo fin troppo eretiche.