250 g di lenticchie (io uso quelle di Castelluccio) 3 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 costa di sedano 1 carota 1 cipolla dorata 1 foglia di alloro 1 tazzina da caffè di vino bianco secco 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro 500 g di passata di pomodoro 500 ml di brodo vegetale sale pepe
La proposta di oggi è un confortante piatto caldo e morbido, che sazia e stupisce per il suo sapore pieno, la sua consistenza e intensità. Il ragù di lenticchie segue la metodologia di preparazione di quello di carne, ma non ne ha nemmeno l’ombra. Provatelo con la polenta, ma anche per condire una pasta fresca: io lo adoro! E voi, com’è il vostro rapporto coi legumi?
Il mio, piuttosto complicato. Non hanno mai fatto parte del repertorio di cucina proposto dalla mia famiglia e, a parte i fagioli borlotti, non ho mai visto nemmeno tanta varietà in occasione di pasti nei ristoranti o nelle famiglie di amici. Li digerisco poco e male, ma sto cercando di introdurli in piccole quantità per “imparare”: li preferisco nelle zuppe, uniti alla verdura.
Leggete la confezione delle vostre lenticchie e scoprite se hanno bisogno di ammollo: in caso seguite le istruzioni e lasciatele a bagno per il tempo indicato. Mondate il sedano, la carota e la cipolla e tagliate il tutto a piccoli pezzetti. Fatele appassire a fiamma bassa in una casseruola con un paio di cucchiai di olio e quando saranno diventate ben traslucide, aggiungete l’alloro e le lenticchie scolate e fate rosolare per qualche minuto a fiamma media. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare. Aggiungete il concentrato di pomodoro, la passata, il brodo, del sale e del pepe poi coprite e cuocete a fiamma dolce, per almeno 1 ora e mezza o 2. E’ cotto quando le lenticchie sono ben tenere e il ragù di lenticchie risulterà cremoso e denso.