2 uova 125 ml di latte tiepido 100 di zucchero 100 gr di olio extravergine di oliva (se è leggero) (oppure olio di semi di arachidi, oppure margarina, oppure burro fuso) 10 gr di ammoniaca per dolci (oppure una bustina di lievito per dolci) scorza grattugiata di un limone biologico 470 gr di farina 00 (o mix per crostate glutenfree) 300 gr di zucchero semolato per fa ‘rotolare’ i biscotti prima di cuocerli
“Bisogna aspettare il momento giusto per tirare fuori le cose importanti. Accarezzo da tanto il quaderno di ricette di mia madre ma ora è arrivato il momento di riprendere quella famosa ricetta tanto raccontata, dei biscotti nella coppa.”
Scriveva così Anna, in pieno Covid, prendendo il coraggio di affrontare e di raccontare una ricetta che le ricorda in modo così diretto, con quell’odore di ammoniaca e quella rapidità di esecuzione, una vita passata in cucina con la sua mamma.
Quanto sa essere evocativa ed emotivamente importante una preparazione: quante volte ci viene chiesto di condividere una ricetta, a volte con modi discutibili anche, senza sapere cosa si cela dietro la preparazione di un biscotto e quanto difficile sia riprendere in mano un quaderno, perché sono istruzioni di una mamma che non c’è più.
E nell'occasione del compleanno di Anna, io e le altre amiche “da nord a sud” la vogliamo festeggiare come sappiamo fare meglio: cucinando qualcosa di profondamente suo.
In una ciotola sbattere le uova, aggiungere l’olio (o il grasso che avete scelto), il latte in cui avrete sciolto l’ammoniaca, la scorza grattugiata. Aggiungere lo zucchero e la farina poco per volta. Mescolare il tutto per far amalgamare bene tutti gli ingredienti. Versare in una ciotola lo zucchero. Con un cucchiaio prelevate dall’impasto una quenelle, cioè una polpetta ovale e farla rotolare nello zucchero.
Sistemarli distanziati tra di loro almeno di due dita, perchè durante la cottura si gonfieranno molto, su di una teglia coperta con carta forno. Cuocerli in forno caldo a 170° all’altezza centrale, per 15 minuti. Attenzione non si devono scurire troppo.