Abito in campagna ma purtroppo non ho un grande giardino, e mi arrangio come posso: come ti raccontavo ho creato un piccolo orto in vaso e ci sono già tanti piccoli pomodori appesi alle piantine, tanti fiori di zucchina, alcune fragole.
Quello che ho fortemente voluto sono delle piante di agrumi: dalla vecchia casa mi ero portata un limone e un chinotto, ma nel corso di questi ultimi due anni purtroppo li ho visti peggiorare sempre più, dalle foglie diventate sempre più fragili e chiare, il tronco che in alcuni punti non aveva più germogli né vita. Il limone era ingabbiato in una struttura per farlo crescere diritto e probabilmente si era stancato di essere così limitato mentre il chinotto si era riempito di una malattia che rendeva le foglie tutte punteggiate di nero…
Allora questa primavera ho preso coraggio: ho liberato il limone dal telaio che lo costringeva, ho potato senza pietà e l’ho ridotto ad un piccolo tronco che puntava verso l’alto.
Ho pulito poi il chinotto in ogni singola foglia malata, ho tolto tutti i parassiti e trapiantato in un vaso un po’ più grande con tanta buona terra e concime.
Sono anche andata a comprarmi un secondo limone, non avendo grande fiducia nelle mie capacità di potatrice… ma non c’è stato bisogno di eliminarne nessuno: il limone potato è rinato, rigogliosissimo, con tanti fiori e foglie dal profumo fragrante, dolce, caratteristico, il chinotto è cresciuto come non mai e ha un bel cespuglione di foglie da cui spuntano dei timidi fiori carnosi e piccoli frutti.
Sono stata davvero felice del successo della mia potatura, ci ero affezionata perché queste piante convivono con noi da circa 10 anni.
In questa torta il profumo del limone è importantissimo: scegline di non trattati, mi raccomando. Se come me ami le torte umide, devi provarla. Un aroma di vaniglia si aggiunge a completare con dolcezza la fragranza dell’agrume, con il sorprendente sapore di rosmarino a rendere più complessa e amabile la tua fetta di dolce: diventerà la tua torta preferita.
APPUNTI
Questa torta diventa stagionale in base ai sapori e profumi che le vorrai dare. Per la primavera e l’estate il limone e il rosmarino sono perfetti, ma in inverno potrai provarla con buccia d’arancia, cannella, un po’ di zenzero in polvere magari. Lo sciroppo verrà benissimo con la buccia dell’arancia e con una stecca di cannella, ma un pezzetto di vaniglia io ce lo metterei comunque, per addolcire e confortare il palato.
In questa versione ho preparato anche lo sciroppo per completarla e per donargli un sapore fresco e vibrante: se non hai voglia o tempo di prepararlo, non c’è problema, la torta è buonissima anche senza.
Provala fredda da frigorifero in estate, accompagnata da una pallina di gelato al cioccolato fondente o da una macedonia di frutti di bosco. Se sei coraggioso invece e non ti spaventa nulla, versaci sopra al posto dello sciroppo un goccio di liquore, meglio se rum invecchiato scuro… vacci piano eh!
Accendi il forno a 160 gradi. Prepara una tortiera rotonda dal diametro di 20 cm a cerchio apribile, coprendo il fondo con carta forno e fermandola con l’anello stesso della tortiera.
Separa ora i tuorli dagli albumi in due piccoli contenitori.
Prepara 2 ciotole capienti e 1 pentolino medio.
Nella prima ciotola metti gli albumi e inizia a montarli con le fruste elettriche: quando vedi che prendono volume, aggiungi poco alla volta metà zucchero e continua a montare finché, alzando un po’ le fruste, non noti che si formano dei picchi di meringa belli sodi.
Nella seconda ciotola metti il burro, il rimanente zucchero, i semi del baccello di vaniglia (il baccello scavato gettalo nel pentolino che hai preparato) e la scorza grattugiata di un limone. Con le stesse fruste di prima, inizia a montare finché il composto diventa chiaro e spumoso: con una spatola riporta giù l’impasto che si sarà spalmato sui bordi e aggiungi uno alla volta i tuorli, sempre continuando a montare. Da ultime, aggiungi la farina di mandorle, la farina di riso, il sale, il lievito e la ricotta: usa ancora solo qualche secondo le fruste elettriche per amalgamare il tutto.
Con la spatola di silicone puoi unire ora al composto i bianchi montati a neve, un terzo alla volta, mescolando dall'alto verso il basso senza smontare. Versa l’impasto nella tortiera preparata, liscia bene la superficie e cospargi con le scaglie di mandorla. Cuoci per 40-45 minuti (finché è stabile al tatto). Lascia raffreddare completamente nella tortiera e per toglierla facilmente passa una lama di un coltello lungo i bordi.
Nel mentre che la torta cuoce, prendi il pentolino dove hai gettato il baccello di vaniglia, aggiungi l’acqua, la buccia di limone (non grattugiata, toglila pure a fette) lo zucchero e il rosmarino. Cuoci sul fuoco basso lasciando sobbollire fino a che non avrà un bel colore giallo e la consistenza di uno sciroppo per la tosse. Filtra e metti in un contenitore ermetico.
Quando sia la torta che lo sciroppo sono freddati, taglia delle belle porzioni, cospargi senza avarizia di sciroppo e fammi sapere se ti è piaciuta.